Dialoghi, Strumenti - 4

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Cercavoce
view post Posted on 18/9/2011, 14:14





Dialoghi





C'è una cosa che conta parecchio quando si parla di dialoghi: la verosimiglianza

Un errore comune, nei dialoghi, è quello di mostrare i personaggi che parlano con la stessa voce, indipendentemente da chi siano. Ciò accade quando lo scrittore non tiene presente il fatto che ogni persona (ma anche nano, orco, elfo o alieno che sia) parla in modo differente, con voce differente e con parole differenti.

Facciamo un esempio.

----- Il Capitan Cercavoce uscì dalla stanza, camminò sul ponte fino al centro della nave e chiamò l'equipaggio. Quando tutti si furono radunati attorno a lui, si schiarì la voce.
- Il mio nobile e dottissimo animo è lieto di potersi congratulare con le vostre figure per il cotanto ardimentoso lavoro che state svolgendo mugnificamente. Continuando in tal maniera son sì certo che la pecunia segregata in loco noi ignoto sarà in breve fra le mani di noi tutti.-
Un pirata, con gli occhi sgranati di chi ha orribilmente capito la verità, si lanciò sul Capitano e, mentre altri due lo tenevano fermo, gli cacciò in gola la bottiglia di rum.
- Beva, capitano! Beva! Presto sarà di nuovo quello di prima!-


I poveri pirati sono rimasti scioccati! Il capitan Cercavoce non si esprimerebbe mai in tal maniera! Il problema è che se loro sanno che basta dargli un goccetto per farlo tornare normale, i lettori non possono far nulla per cambiare la voce di un personaggio. Se si trovano con qualcuno che parla in modo scorretto, se lo devono tenere.

Ciò non deve succedere! I vostri personaggi devono parlare in modo diverso l'uno dall'altro! Devono distinguersi nelle imprecazioni, nei modi di fare, in tutto!

----- Il Capitan Cercavoce uscì dalla stanza e, a grandi passi, raggiunse il centro della nave. - Mozzi da quattro, no, da due dobloni piegati! Alzate le budella flosce che vi ritrovate e correte qui, prima che vi ritrovate impiccati con i vostri stessi intestini marci!-
Fra schiamazzi e capitomboli, i pirati si riunirono attorno al Capitano.
- Bene, brutti bastardi pulciosi!- latrò Cercavoce, suscitando le risate della ciurma. - Presto quel maledetto oro sarà mi... nostro! Quel maledetto oro sarà nostro! E oro significa denaro! E denaro significa rum!-
Altre risate della ciurma. Il Capitano sorrise. I denti gialli come pepite sporche.
- E rum che significa?-
Cercavoce corrucciò la fronte. Il silenzio precipitò sul ponte. Gli sguardi di decine di pirati seguirono quello del capitano, fino a posarsi su di un bucaniere senza barba, senza gamba di legno, senza uncino, senza pappagallo sulla spalla, senza benda sugli occhi, senza benda sulla testa, senza bende sulle ferite, senza cappellaccio e senza... beh, qualcosa di piratesco.
- Cosa accidenti hai detto?- Gli occhi d'acciaio del capitano preannunciavano tempesta.
Il bucaniere si guardò attorno, sperduto. - Oro significa denaro, denaro significa rum e rum significa...?-
I pirati attorno al bucaniere si fecero da parte. Il Capitano si lisciò la barba grigia e sorrise.
Poi tirò fuori la pistola e sparò al bucaniere.
Guardò la ciurma, senza smettere di sorridere. - Rum significa Rum! Che altro vorrebbe significare?-
Grida di approvazione si levarono dall'equipaggio.
- Harr harr! E ora, rum per me... cioè, per tutti!-



Vi pare che uno così parlerebbe come un professore universitario?




E se necessario, è bene persino essere sgrammaticati. Vi pare che un pirata possa sapere cosa significa la parola "congiuntivo"? E un bambino? E un pirata bambino?

----- Il piccolo Cercavoce si avvicinò al padre, che russava sul letto tanto forte da sentirsi al di sopra dei tuoni. Il medaglione sul collo scivolava sul sudore del petto nudo al rollio della nave, mentre la bottiglia di rum, stretta nella mano penzoloni, rifletteva le luci dei fulmini all'esterno.
Cercavoce scosse la testa. Allungò una mano e diede una pacca sulla spalla del pirata. - Papà!- chiamò.
Il vecchio continuò a russare.
- Papà, c'è una tempesta, vuoi che mi metto io a fare il capitano al posto tuo?-
Il vecchio continuò a russare.
Cercavoce scosse la testa un'altra volta, poi osservò la bottiglia con un sorriso di piccoli denti gialli. - Papà, vuoi che provo a vedere se mi piace il rum?-
Il vecchio continuò a russare.
- Sei sicuro?-
Il vecchio continuò a russare.
- Davvero davvero?-
Il vecchio continuò a russare.
Cercavoce sorrise, prese la bottiglia e ne bevve un sorso.
Quello fu l'inizio della fine.


Il Capitan Cercavoce sbaglia a pronunciare i congiuntivi, ed è giusto così!


Un piccolo pirata. No, non è Cercavoce. Lui avrebbe un sorriso di dentini giallio marcio e una bottiglia di rum in mano al posto della spada.




La prima cosa da pensare, quindi, quando si parla di dialoghi, è la Verosimiglianza. Se il dialogo è realistico, allora è un buon dialogo.

Però non basta questo.

In "How to Write a Damn Good Novel" James N. Frey spiega che un buon dialogo è sempre incentrato, come d'altronde qualsiasi scena dovrebbe essere, sul Conflitto.
Probabilmente farò un articolo a parte sull'importanza del conflitto, ma per il momento è sufficiente riflettere sul fatto che il lettore, per non annoiarsi, deve avere di fronte a sé del conflitto. Quando c'è conflitto, quando qualcosa non va, quando vi sono personaggi che si scontrano, allora c'è azione. Allora c'è una storia.

----- -Giornata piatta anche oggi, mozzo- disse il capitano.
Il pirata imberbe si voltò. -Proprio vero, caitano.-
- Nemmeno l'ombra di un galeone da abbordare.-
- E non una sola isola del tesoro.-
Il capitano annuì. - Un tempo ce n'erano a bizzeffe, di isole del tesoro.-
- E di galeoni.-
- Sì, anche di quelli.-
- Tutto era più facile.-
- E più divertente.-
- Già.-
- Già.-


Già un accidenti! Questo dialogo è noioso. Il capitano e il pirata sono d'accordo l'un con l'altro e non c'è azione. Non c'è conflitto. Ci vuole conflitto! Conflitto!

----- - Mozzo, che stai facendo con quella bottiglia di rum?-
Il pirata imberbe si voltò, le mani strette attorno al collo della bottiglia. - Tento di aprirla... ehm, capitano.-
- Dalla a me, ci penserò io ad aprirla per te!-
Il capitano si avvicinò con un ghigno, ma il pirata si scostò. - Questa è la mia bottiglia, capitano! E ho intenzione di berla io!-
Cercavoce si corrucciò. - Ah, è così?-
- Già.-
- Già?-
- Già!-

Più tardi, un pirata si trovò per caso ad osservare il mare, e a pensare che quel giorno gli squali parevano più grassi del solito.



Ecco qua! Un po' di sano conflitto! Gnam! La colazione dei campioni! La colazione dei lettori! Offrite il conflitto ai lettori a badilate!

Ma il conflitto non è sufficiente.

Sempre in "How to Write a Damn Good Novel" James N. Frey spiega la differenza fra un dialogo Diretto e unoIndiretto. Da non confondersi con Discorso Diretto e Discorso Indiretto, che sono un'altra cosa. Qui siamo sempre nell'ambito del Discorso Diretto.

Vediamo l'esempio che riporta nel manuale per il Dialogo Diretto.

CITAZIONE
- Ciao- disse Joe a Mary.
Mary alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo.
- Ciao- disse.
Joe trascinò nervosamente i piedi. Era certo che tutti nella tavola calda della scuola lo stavano osservando. - Che fai?- domandò.
- Leggo.-
- Oh. Leggi cosa?-
- Moby-Dick.-
- Ed è bello?-
- Solo una storia di pesca.-
Joe si sedette. Fece correre le proprie dita attorno al colletto per asciugare il sudore che gli stava gocciolando dal collo.
- Ah, devo chiederti una cosa- disse.
- Ti ascolto.-
- Ehm, hai già un accompagnatore per il ballo studentesco?-
- Non pensavo di andare al ballo.-
- Dai, tutti vanno al ballo. Verresti con me?-
- Hmmm. Ci penserò, d'accordo?-
- Non pensarci, fallo! Prenderò la mia macchina. Avrò un sacco di soldi.-
- Pare che possa andar bene.-
- Possiamo cenare al Benny's Pizza Palace.-
- Bene, allora è fatta.-

Qui il conflitto c'è, ed è realistico. Il ragazzo usa parole consone al suo carattere e la ragazza pure, ma è comunque noioso. Perché?
Perché è Diretto.

Qui le parole di Frey a proposito di questo dialogo.

CITAZIONE
Questo è un dialogo diretto. Il dialogo diretto esprime esattamente che cosa avviene nella mente del personaggio, senza alcun tentativo di farsi scrupoli sulla parte del personaggio, di usare sotterfugi, mentire, essere spiritoso, e così via. Il dialogo sofisticato esprime i desideri dei personaggi indirettamente.

In pratica, nel dialogo d'esempio i personaggi dicono ciò che pensano senza mezzi termini, proprio come nella realtà (motivo per cui tale dialogo viene descritto in questo articolo come dialogo realistico). Ma un buon dialogo dovrebbe essere scritto in maniera Indiretta, come nel seguente esempio.

CITAZIONE
- Devo sedermi qui, è il mio lavoro- disse Joe.
- Oh?- fece Mary, alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo.
- Sì, la scuola mi paga un dollaro e mezzo all'ora per studiare nella tavola calda e servire da buon esempio.-
- Siedi dove vuoi, è un paese libero.-
Joe le sorrise e disse - Conosco il tuo futuro.-
- In che modo conosci il mio futuro?-
- Leggo i Tarocchi.-
- Io non credo nei Tarocchi, la mia famiglia è Unitaria.-
Joe estrasse le carte dalla tasca e le mischiò. Calò la prima. Disse - Ti verranno a prendere alle otto di sera in una Chevy Nova verde."
- A me?"-
- Il giovane di bellezza spaventosa che è alla guida indosserà una giacca bianca elegante.-
- Davvero?-
- Ti porterà al ballo proprio in questo ginnasio.-
- Dai, le carte dicono tutto questo, veramente?-
- Questo ed altro.- Mise via le carte. - Non voglio rovinare tutte le sorprese.-
- Mi verrò chiesto di uscire?-
- Verresti con me?-
- Le carte dicono tutto, giusto? Quindi dovresti saperlo.-

Questo è un dialogo migliore, attira più l'attenzione. Per questo motivo, sempre in questo articolo viene definito dialogo brillante.

Il problema è che si rischia di sembrare poco verosimili! Bisogna valutare con attenzione come destreggiarsi fra dialogo diretto e indiretto. Un dialogo troppo realistico risulta noioso, un dialogo poco realistico risulta inverosimile!


Sempre James N. Frey (il suo manuale è veramente interessante!), consiglia quattro linee da seguire per ottenere un buon dialogo.

- È in conflitto?
- È banale?
- Può essere meglio esposto in maniera indiretta?
- È la linea più intelligente e pittoresca possibile?

Vi riporto il dialogo esempio di "How to Write a Damn Good Novel". Lucy e il marito Joe discutono durante la notte. Lui è stato licenziato ma non vuole dirlo alla moglie perché manca poco alla nascita del bambino e non hanno risparmi.

CITAZIONE
Vedendo il suo muso lungo, Lucy disse - Qualcosa non va, caro?-
- Che cosa ti fa pensare che qualcosa non vada?-
- Non mi hai baciata quando sei entrato dalla porta.-
- Non mi sentivo.-
- Vuoi dirmi che c'è che non va?-
- Per quale motivo sei così ficcanaso stanotte?-
- Forse ho diritto di esserlo, sono tua moglie.-
- Ma non sei il mio capo!-
Così dicendo, Joe si precipitò fuori dalla stanza.

Prima domanda: è in conflitto?
Risposta: sì.

Seconda domanda: è banale?
Risposta: sì.

Terza domanda: è possibile dire il tutto meglio in maniera indiretta?
Risposta: sì

Quarta domanda: è la linea più intelligente e pittoresca possibile?
Risposta: no

Allora bisogna rimediare, cerchiamo un modo meno banale di dire il tutto, ricercando un modo indiretto per dire le cose.

CITAZIONE
-Sembri distrutto, tesoro!-
-Non capisco perché, è tutto una meraviglia.-
-Allora perché non mi hai baciato stanotte?-
-Non voglio che ti prendi la mia influenza.-
-Tu soffri di una forma di irritabilità, non hai l'influenza. E l'irritabilità non si trasmette.-
-Lucy, la regola numero uno all'interno del matrimonio è quello di non cominciare a far prediche al marito quando è entrato in casa da appena trenta secondi.-
-E la regola numero due è di condividere i segreti!-
-E la numero tre è che tu sei mia moglie, non il mio capo, quindi smamma!

Ecco, molto meglio. Frey dice che se questo dialogo dovesse far parte di un romanzo, andrebbe comunque rivisto, ma resta comunque un buon esempio.

Pensate sempre ai seguenti elementi.

Verosimiglianza: il dialogo è verosimile? Ha credibilità?
Voci differenti: i personaggi hanno tutti la stessa voce? Parlano tutti come libri stampati?
Brillantezza: è un dialogo brillante? Oppure è banale? Posso esprimere il dialogo, indirettamente, in maniera migliore?


Se non lo avete già fatto, vi consiglio di leggere il seguente articolo di Gamberetta, parecchio approfondito: Manuali - Dialoghi

E consiglio anche questo di Fantasy Eydor: www.fantasyeydor.com/it/articoli/di...i-nel-pacchetto


Strumenti - 5 = Movimento




Nota: Le immagini utilizzate nell'articolo sono state utilizzate in buona fede, ritenute di pubblico dominio della rete. Se ho violato in qualche modo il copyright di qualcuno e il possessore di tale copyright desiderasse togliere le sue immagini, non esiti a contattarmi, eliminerò immediatamente le immagini a lui appartenenti.

Edited by Cercavoce - 27/10/2011, 19:00
 
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