Premettendo che non ho letto i commenti perché sono stanca e mi fa fatica (=li ho letti ma non ricordo neanche cosa ho letto)
mi piace parecchio george carlin, ciò che ha detto e il suo modo di pensare.
per quanto questa sia una mia deduzione puramente personale, trovo che il 'succo' di questa poesia/cosa/boh siano queste due frasi
CITAZIONE
Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
in cui io ho sempre visto 'moralità' e 'orizzonti' quasi come due sinonimi, nel senso che ho sempre interpretato le frasi come un modo per dire che in questo momento storico la parte 'fisica' dell'evoluzione umana (quindi scienza, tecnologia, e anche menate tipo edifici) è a un punto sbalorditivo, siamo veramente avanzati sotto certi punti di vista, ma dal punto di vista umano, come persone, siamo incapaci di provare sentimenti veri, non abbiamo qualcosa (moralità, per fare un esempio) in cui crediamo davvero ma solo cose che ci sono state insegnate e che pensiamo 'per osmosi'.
ho perso il filo di ciò che ho scritto quindi concludo dicendo che concordo con questa poesia/quellocheè leggendola usando i sentimenti come "chiave", nel senso che il paradosso è che più ci evolviamo più diventiamo persone rincoglionite e incapaci di provare sentimenti reali/forti
al di la di tutte le cose contraddittorie o discutibili che può aver detto Carlin
e anche quello dislessico.
Questa era geniale!