il signore degli anelli

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Ciònonèdetto
view post Posted on 12/7/2012, 13:18




Ciao a tutti! :) penso che molti di voi abbiano già letto questo libro perciò ho bisogno delle vostre opinioni sullo stile narravivo usato da Tolkien.

CITAZIONE
Il giorno avanzava,e la nebbia si era leggermente diradata. Fu stabilito che Aragorn e Legolas andassero immediatamente in avanscoperta lungo la riva,mentre gli altri li avrebbero aspettati nelle imbarcazioni.Aragorn sperava di trovare qualche sentiero che permettesse loro di portare sia le barche che i bagagli nelle acque più calme ai piedi delle Rapide.

La scena è completamente raccontata,come la maggior parte del libro;sono presenti due avverbi di cui uno tra l'altro,se non mi sbaglio, è un avverbio d'insicurezza.

CITAZIONE
Boromir lottò a lungo contro quella presa di posizione;ma quando si accorse palesemente che Frodo avrebbe seguito Aragorn ovunque,si diede per vinto

Raccontato.
Si accorse:espressione pleonastica
Palesemente:avverbio

CITAZIONE
Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centounesimo compleanno con una festa sontuosissimatutta Hobbyville si mise in agitazione.Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e ,da quando sessant'anni prima era sparito di colpo,per ritornare poi inaspettatamente rappresentava la meraviglia della contea.

Sontuosissima:aggetivo superlativo e generico.
Estremamente-inaspettatamente:avverbi.
Bizzarro:aggettivo astratto.

Il libro è anche ricco di infodump. Detto ciò nessuno può dire che Tolkien sia uno scrittore inesperto o che il suo stile narrativo sia sciatto,I suoi libri infatti sono tutt'oggi dei pilastri del genere fantasy .
Mi stavo chiedendo quindi:avverbi ,aggettivi astratti o quel che sia, se usati correttamente e con "destrezza" ,possono anche non essere eliminati dai nostri racconti ? non so se mi sono spiegata :S
 
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Lady Loki
view post Posted on 12/7/2012, 13:33




CITAZIONE
Mi stavo chiedendo quindi:avverbi ,aggettivi astratti o quel che sia, se usati correttamente e con "destrezza" ,possono anche non essere eliminati dai nostri racconti ?

Me parece ovvio :D
 
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blubasso
view post Posted on 12/7/2012, 13:39




Tolkien se ne fregava bellamente di scrivere con lo Show, don't Tell. Ha un sacco di errori e infodump che rendono piuttosto pesante la lettura, ma NON è uno scrittore Fantasy. Non sapeva nemmeno di scrivere Fantasy, lui ha creato un poema epico in chiave moderna di una leggenda inventata da lui, con personaggi della mitologia di tipo simil-nordico.
Il Professore non era uno scrittore in senso stretto del termine, ha creato il suo mondo per divertimento, e leggeva i capitoli appena scritti ai suoi colleghi e ai suoi figli. Poi un editore ha voltuo pubblicare i suoi libri e lui non ne era nemmeno convinto. Almeno aveva onestà intellettuale.

Hai comunque ragione: analizzandolo sotto il punto di vista dello Show, don't Tell sarebbe meglio cambiare esempio... ;)

Venendo alla tua domanda, sì: si possono anche lasciare a condizione che non siano tanti e quando serve. Sapere "quando serve" nessuno può insegnarlo: è una cosa che uno scrittore ha già dentro, che al massimo può affinare. La sensibilità alla narrazione, almeno io la chiamo così. Ed è una cosa difficilissima perché quando puoi lasciare un avverbio e quando no? E siamo sicuri che proprio quell'avverbio (tanto per fare un esempio) non possa essere sostituito da qualcosa di meglio? E se invece non volessimo, quel qualcosa di megio? Se volessimo appesantire apposta la scrittura? Come ti giustificheresti, poi, se ti dicono di avere sbagliato?
Mi rendo conto di lasciarti non con una risposta ma con 100 domande.
Scusa...
 
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Ciònonèdetto
view post Posted on 12/7/2012, 16:09




xD non ti devi scusare blubasso anzi, non sapevo che Tolkien fu quindi "uno scrittore" per caso" :)
 
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Lord Hel(lbent)
view post Posted on 12/7/2012, 17:20




non è esattamente "per caso" ammise pienamente di star lasciando da parte le tecniche narrative, perchè il tipo di libro che voleva scrivere non era propraimente narrativa di genere.
diciamo che voleva essere a metà tra prosa e versi, une epopea epica sullo stile della gerusalemme liberata e simili.
 
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Sir Khaine
view post Posted on 14/7/2012, 11:26




CITAZIONE
Tolkien se ne fregava bellamente di scrivere con lo Show, don't Tell. Ha un sacco di errori e infodump che rendono piuttosto pesante la lettura, ma NON è uno scrittore Fantasy. Non sapeva nemmeno di scrivere Fantasy, lui ha creato un poema epico in chiave moderna di una leggenda inventata da lui, con personaggi della mitologia di tipo simil-nordico.
Il Professore non era uno scrittore in senso stretto del termine, ha creato il suo mondo per divertimento, e leggeva i capitoli appena scritti ai suoi colleghi e ai suoi figli. Poi un editore ha voltuo pubblicare i suoi libri e lui non ne era nemmeno convinto. Almeno aveva onestà intellettuale.

Hai comunque ragione: analizzandolo sotto il punto di vista dello Show, don't Tell sarebbe meglio cambiare esempio... ;)

Quoto Blu. E te ne accorgi leggendo il Silmarillion, che esula decisamente dai generi conosciuti. Per quanto mi riguarda lo vedo come un testo sacro! :D

È diventato famoso, e a ragion veduta, per le sue ambientazioni innovative e fantastiche! Ma non ha scritto propriamente romanzi Fantasy.
 
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ettore.flosarimo
view post Posted on 15/7/2012, 10:21




Io studio musica e in partticolare composizione.
Studiando sui trattati di armonia si trovano tante, tantissime regole per "muovere" la musica. E facendo gli esercizi si può incappare in innumerevoli errori. Ma poi vai a guardare pezzi e composizioi di pilastri come Bach (che è padre della musica classica, ma anche jazz, rock e tutto quello che volete...) e questi "Signori dell'Armonia" fanno errori così banali e sciocchi che non farebbe neanche un principiante.
Ma siamo sicuri che siano errori?
All'ascolto quegli errori sono sublimi, magari fosse facile sbagliare così!
Quindi alla fine credo che tutte le "regole" vadano un attimo osservate con spirito critico e non come leggi assolute.
Io vedo l'espressione "di regola" come derivata di "regolare", cioè "di solito non va fatto... però nulla esclude che...".
Penso che questo tipo di ragionamento valga anche per la stesura di un testo.
Correggetemi se sbaglio.
 
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Lord Hel(lbent)
view post Posted on 15/7/2012, 11:43




non sono regole, sono TECNICHE della narrativa.

visto che studi musica: la differenza tra chi non usa le tecniche e chi le usa è come tra chi studia e applica armonia e chi va a caso sapeno solo come produrre suoni dallo strumento.
 
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7 replies since 12/7/2012, 13:18   125 views
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