Fear of Vampire- prologo, prologo

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frapepe
view post Posted on 25/5/2013, 17:55




La sera è il momento della giornata in cui la gente si riposa stanca delle fatiche del giorno. Qualcuno si riposa, qualcuno si diverte. Divertirsi la sera ,poi, non era una delle attività che promuoveva maggiormente la gente della piccolissima e tranquillissima cittadina di Viggia, nel sud dell’Italia. In quel posto, abitato per la maggior parte da gente anziana, i pochi ragazzi che vi abitavano tendevano a passare il tempo nei locali semivuoti il sabato sera. In quel preciso sabato sera di Novembre, quando tutto iniziò, le strade vuote ,in cui le macchine passavano raramente tanto che sembravano venire giusto per farsi vedere e dare un segno della loro presenza, ospitavano piccoli gruppi di ragazzi usciti proprio per distrarsi dalla scuola che finalmente dava loro un po’ di tregua concedendogli un giorno lontano dallo studio incessante e faticoso. Erano usciti in quel momento della giornata perché gli apparteneva. Il giorno agli anziani, la notte ai giovani, e chi avrebbe mai potuto cambiare questa legge quasi naturale che, insieme a tante altre, caratterizzava la vita cittadina? Così ciò che fino al tramonto era tremendamente noioso come la vita in quel posto sperduto si rianimava grazie al chiasso provocato di giovani. Ma quella sera la tranquillità sarebbe stata sconvolta. Le nuvole coprivano il cielo ma nonostante ciò la luce della luna riusciva a passare e creava strane ombre delle case sulla strada. Il vento soffiava incessantemente spostando carte e fogli di giornale per terra. I lampioni illuminavano le panchine sotto di essi. Sopra una panchina una coppia di fidanzati, si parlavano, non sembravano avere più di sedici anni. Ridevano, scherzavano. In lontananza, nell’oscurità della notte, una strana figura li osservava. Alla luce della luna si notava qualcosa che luccicava sul suo corpo, qualcosa di strano, di rosso. Sangue. La figura era sporca di sangue. Ad un tratto la figura scompari, sembrava essersi spostata velocemente verso destra ma non si poteva esserne certi. Un secondo dopo riapparve dietro la felice coppietta. La strana creatura si avvicinò e li morse sul collo mentre loro si dimenavano. Il giorno dopo qualcuno giurò di aver sentito gridare ma nessuno gli diede retta.
 
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neve1234
view post Posted on 25/5/2013, 21:25




L'ho letto, interessante l'ambientazione inusuale. Secondo me (ahimè il mio parere non è certo autorevole ) è da sistemare in modo abbastanza radicale.

CITAZIONE (frapepe @ 25/5/2013, 18:55) 
La sera è il momento della giornata in cui la gente si riposa stanca delle fatiche del giorno. Qualcuno si riposa, qualcuno si diverte.

Ripetizione inutile al tono della lettura. Eliminare.

CITAZIONE (frapepe @ 25/5/2013, 18:55) 
Divertirsi la sera ,poi, non era una delle attività che promuoveva maggiormente la gente della piccolissima e tranquillissima cittadina di Viggia, nel sud dell’Italia. In quel posto, abitato per la maggior parte da gente anziana, i pochi ragazzi che vi abitavano tendevano a passare il tempo nei locali semivuoti il sabato sera.

Quel promuoveva mi convince poco. Come ti suona "non era certo l'attività preferito dagli abitanti della piccolissima e tranquillissima Viggia, cittadina nel Sud dell'Italia..."

CITAZIONE (frapepe @ 25/5/2013, 18:55) 
In quel preciso sabato sera di Novembre, quando tutto iniziò, le strade vuote ,in cui le macchine passavano raramente tanto che sembravano venire giusto per farsi vedere e dare un segno della loro presenza, ospitavano piccoli gruppi di ragazzi usciti proprio per distrarsi dalla scuola che finalmente dava loro un po’ di tregua concedendogli un giorno lontano dallo studio incessante e faticoso. Erano usciti in quel momento della giornata perché gli apparteneva. Il giorno agli anziani, la notte ai giovani, e chi avrebbe mai potuto cambiare questa legge quasi naturale che, insieme a tante altre, caratterizzava la vita cittadina?

Un po' confusa la struttura, si fatica a seguire il filo. Non sono nemmeno sicuro che grammaticalmente sia tutto a posto. Prova con periodi più brevi.

CITAZIONE (frapepe @ 25/5/2013, 18:55) 
I lampioni illuminavano le panchine sotto di essi. Sopra una panchina una coppia di fidanzati, si parlavano, non sembravano avere più di sedici anni.

Il soggetto è "coppia", ed il verbo è al plurale, e scritta così non va. Se vuoi cambiare soggetto, serve un segno d'interpunzione forte come un due punti o meglio un punto e virgola.

Il finale dell'introduzione (credo vada avanti, vero?) è banalotto ma classico, quindi ci sta eccome. Però se il vampiro è uno solo, non può morderli entrambi contemporaneamente. Cosa fa l'amante della vittima? Grida? Scappa? Tenta la difesa?

Io lo svillupperei ancora un po'.

:service:
 
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Koalakoker
view post Posted on 26/5/2013, 09:57




Ciao Frap,
ti consiglio di dare una lettura sia agli articoli di scrittura che trovi nelle sezioni apposite che ad alcuni racconti di altri pirati per farti un'idea degli aspetti che potresti migliorare.

Te ne elenco solo alcuni:

In primo luogo manca completamente un punto di vista. Il punto di vista (POV) è decisamente importante in uno scritto per far vivere la storia invece che subirla passivamente da un narratore.
Questa è la sostanziale differenza tra il mostrare e il raccontare.
Nel tuo prologo un narratore racconta:

CITAZIONE
La sera è il momento della giornata in cui la gente si riposa stanca delle fatiche del giorno. Qualcuno si riposa, qualcuno si diverte. Divertirsi la sera ,poi, non era una delle attività che promuoveva maggiormente la gente della piccolissima e tranquillissima cittadina di Viggia,

Se invece vuoi far vivere la storia devi prendere una telecamera virtuale e ficcarla bene dentro la testa di un protagonista e mostrare tutto ciò che lui vede, percepisce ma anche ciò che lui spera, crede, teme eccetera.

Analizzando sotto questo aspetto il testo ti accorgi che molte delle informazioni le dai tu (narratore)

CITAZIONE
Il giorno agli anziani, la notte ai giovani, e chi avrebbe mai potuto cambiare questa legge quasi naturale che, insieme a tante altre, caratterizzava la vita cittadina?

Quello che invece devi sforzarti di fare è far scomparire il narratore. Tutto ciò di cui parli deve essere vissuto o pensato dal POV.

La parte finale (come scrive anche neve) è troppo improvvisa. Diciamo che lettore si è spolpato tutta la prima parte di "inutili" considerazioni del narratore, arriva al momento in cui succede qualcosa ovvero quello dell'attacco del vampiro e il tutto si risolve in un:
CITAZIONE
La strana creatura si avvicinò e li morse sul collo mentre loro si dimenavano.

<_<

Un ultima cosa: evita di chiedere in tag di leggerti. Tranquillo, i pirati che passano lo notano quando qualcuno posta qualcosa di nuovo.
 
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2 replies since 25/5/2013, 17:55   98 views
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